Zombie di tutto il mondo unitevi Lyrics & Tabs by Gianfranco Manfredi

Zombie di tutto il mondo unitevi

guitar chords lyrics

Gianfranco Manfredi

Album : Zombie di tutto il mondo uniteviPlayStop

E attraverso i muri, attraverso le porte,
passano i fantasmi delle persone morte.
Passa il desiderio di zombie proletari

che solo nel silenzio sanno illudersi uguali.
Passa il sogno perduto di ricomposizione
ma come ricomporre un bacio, un'emozione.
Passa un sogno suicida che dice che ha sparato
a un cuore che non c'è, al cuore dello Stato.
Passa un sogno che canta l'ultima ideologia.
Io voglio la sua testa, la testa di Maria.
Maria che non esiste, che è solo una canzone
Maria che non è bella, neanche come nome.
E attraverso il rifiuto, attraverso i rifiuti
abbiamo trovato asilo su mondi separati.
E per comunicarci il menu di domani

E attraverso il rifiuto, attraverso i rifiuti
abbiamo trovato asilo su mondi separati.
E per comunicarci il menu di domani
possiamo solamente far segni con le mani
e fare le boccacce d'un linguaggio inventato
che non emette suoni, emette solo fiato.
Con un po' di paura che un intellettuale,
capisca anche il silenzio e lo voglia svelare
e ci tolga la voglia di non capire niente
vivendo come corpo anche la nostra mente
sapendo che comprendere vuole dire abbracciare
ma se l'abbraccio è morsa vuol dire strangolare.
Sapendo che la morte non è così lontana,
siamo noi che l'amiamo, no non è lei che ci chiama
perché siamo i fantasmi, del fantasma d'Europa
che di carne e di sangue ne ha conservata poca.
E dice con sospiro, come un basso profondo
unitevi di nuovo zombie di tutto il mondo.
Da tutte le paludi,
da tutte le galere,
lasciando le famiglie,
lasciando le bandiere,
che vogliono bendare
questi corpi straziati
noi non li nascondiamo
questi corpi spezzati.
Ci si vede attraverso ci si vede lontano
trasparenza assoluta che si tocca con mano,
trasparenza che dice che oltre questa storia
ce n'è una più bella che non è la memoria
e non è nostalgia che i ritratti conserva
di noi quando da piccoli avevamo la barba
è la storia segreta, la storia parallela
la dove il nostro inverno diventa primavera.

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