Pubblicittà (con Sewit Villa) Lyrics & Tabs by Dargen D'Amico
Pubblicittà (con Sewit Villa)
guitar chords lyrics
Se dopo un colloquio mi dici “ti richiamo”, io ci credo,
appartengo a quella massa di creduloni,
che si bevono tutto,
anche questa pioggia acida, caduta nel mio vodka tonic
E se anche non mi trovassi come innovativo o creativo,
può darsi, che ti sia piaciuto il mio aspetto,
anche se, non mi aspetto un inchino, riconosco i miei limiti e li saluto
In questa città tutti fanno i soldi con la pubblicità,
io che vorrei essere come loro, è tanto se riesco a tenere mezzo lavoro
La tua agenzia di moda conta su di te, e sulle tue dote da Romeo,
ti manda nell’est in cerca di minorenni, pure come gigli e Gigli come Romeo
E tu devi appunto convincerle che in Italia vi aspetta Gigli Romeo,
fai firmare due carte ai genitori dopodiché caricale sulla tua Alfa Romeo
Non pensare che non sappia con che saggia tecnica le porti a casa le prime volte,
appena arrivate stanche morte, le puoi fare certo dormire nella tua tre porte
fai firmare due carte ai genitori dopodiché caricale sulla tua Alfa Romeo
Non pensare che non sappia con che saggia tecnica le porti a casa le prime volte,
appena arrivate stanche morte, le puoi fare certo dormire nella tua tre porte
Se l’idea le rende tristi, presenti loro la tua amica colombiana,
“ragazze, ci sono diversi modi per essere artisti”,
e alcuni tirano righe come Fontana.
In questa città tutti fanno i soldi con la pubblicità,
io che vorrei essere come loro,
è tanto se riesco a tenere mezzo lavoro
Quando mi ubriaco parlo con Milano,
qualche volta mi ha presentato la sua strategia,
modelle che fanno girare la testa, con abiti che fanno girare l’economia
E poi tutti i business complementari, vedi i proprietari dei locali,
che invitano le stesse facce che di giorno incontri sui cartelloni pubblicitari
Da quello che ho capito, la moda è esattamente come il mito,
vive di pubblicità e anch’io vorrei fare come il mito, guadagnarmi il pane, vivere di pubblicità
Devo ancora capire cosa fare della mia vita, cos’è che il mondo mi richiede?
Io mi chiedo perché il mondo non mi ha dato gli occhi che sono finiti sotto la fronte di Kabir Bedi.
Con due occhi così, sarebbe stato chiaro il mio destino, invece mi ritrovo questi,
che non sai mai se sono brutti o belli,
e più ci penso e più non dormi, e più son persi
Due occhi mediocri mi tengono nel limbo con l’indecisione,
chissà se ho ancora qualche possibilità come modello,
o se devo darmi definitivamente alla canzone?
In questa città tutti fanno i soldi con la pubblicità,
io che vorrei essere come loro,
è tanto se riesco a tenere mezzo lavoro
In questa città tutti fanno i soldi con la pubblicità,
io che vorrei essere come loro,
è tanto se riesco a tenere mezzo lavoro
In questa città tutti fanno i soldi con la pubblicità,
io che vorrei essere come loro,
è tanto se riesco a tenere mezzo lavoro